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lunedì 16 giugno 2014

pasta cur'i cap'ì pisci (pasta con le teste di pesce).

l'avete mai fatte due orate, due dentici, due branzini, insomma due pesci grossi, al forno? dopo averli mangiati vi rimangono due lische, la pelle, spine varie e due teste di pesce. a noi interessano le teste che utilizzeremo per fare un primo dignitosissimo. la testa del pesce contiene poca carne ma, garantisco, è la carne più gustosa. e generalmente - a meno che non si sia buongustai - la testa viene staccata e lasciata integra nel piatto. ecco, voi recuperatela a fine pasto, scavate con una forchetta la carne bianca residua (che metterete da parte) e utilizzate il resto per un soffrittino a base di olio, aglio, le teste di pesce - appunto - e tre datterini a testa. a wok coperto, e senza fretta, fate andare a fuoco basso finchè i pomodorini non si sfaldano. quindi spegnete, togliete le teste e datele al gatto, e buttate nel sughino la pasta al dente (a me piace lunga) facendola saltare a fiamma forte, sul fuoco grande, con un paio di schizzi di vino bianco e, solo alla fine, prezzemolo trito fresco (abbondare) e la parte bianca delle teste di pesce che avevate messo da parte. servite con una spolverata di pepe nero.
pasta cur'i cap'ì pisci.

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