numero visitatori

martedì 23 dicembre 2014

ode al radicchio.

io col radicchio ci faccio tutto. intanto perchè mi piace e poi perchè l'ho scoperto tardi e quindi sto cercando di recuperare il tempo perso. il radicchio si presta a molteplici soluzioni gastronomiche ed è di una flessibilità (termine attuale) sconcertante: lo si può usare crudo o grigliato, è ottimo nei risotti e sono arrivato finanche a pastellarlo - stasera, ad esempio, ho in programma la pizza col radicchio e lo speck. qui una ricettina veloce, le linguine col radicchio, che ve lo farà apprezzare immediatamente perchè in grado di evidenziare le sue caratteristiche più peculiari: amarostico, croccante, carnoso. nel wok fate un soffrittino con l'aglio - senza bruciarlo - e aggiungete le linguine al dente, mezzo bicchiere di latte caldo, uno schizzo di bianco e il radicchio fresco tagliato irregolarmente (quello nella foto va bene per due). fate saltare a fiamma forte finchè non si crea la cremina sul fondo del wok e servite bollente con una spolverata di pepe nero e una bella grattata di grana. poi mi dite...
radicchio rosso di Treviso tardivo.

lunedì 15 dicembre 2014

i cullurielli.

i cullurielli sono delle ciambelle salate che si fanno nel periodo natalizio nella Calabria silana, a base di patate, lievito e farina, particolarmente gustosi e ai quali si rimane legati anche perchè evocano momenti familiari di festa. per due, tre persone sbattete 3 grammi di lievito disidratato (se fresco, mezzo dado) in cinquanta grammi di acqua tiepida, con un pizzico di zucchero e 2 cucchiai di farina, e lasciate riposare finchè il tutto assume la consistenza dello yogurt. unite questa crema ad una patata lessa grande come un pugno, schiacciata tiepida in un ampio contenitore di plastica con un bel pizzico di sale, e aggiungete quindi farina, poco per volta, così da avere un impasto morbido e compatto che lascerete lievitare coperto per almeno 3 ore e, comunque, finchè sarà raddoppiato di volume. solo allora si potranno friggere i cullurielli, in abbondante olio di semi, sia a forma di ciambella, i più classici, che imbottiti con scamorza e acciughina (come nella foto).
cullurielli imbottiti.